La Scienza e la Spiritualità. Un dualismo ed un binomio che da secoli cercano le stesse risposte.
Esistono tre parole che accomunano tutta l’umanità: cibo, amore, morte.
Non importa dove una persona viva o che cultura, insegnamenti religiosi e condizionamenti abbia ricevuto, perché avrà sempre queste tre parole che l’accompagneranno per tutta la sua vita.
Eppure esiste una barriera invisibile tra le prime due e la terza.
Infatti “cibo e amore” vengono dette quotidianamente mentre “morte” viene solo pensata e raramente pronunciata. Dopo l’abbattimento definitivo del muro costruito intorno alla parola “sesso”, la morte è l’ultimo tabù rimasto inviolato all’umanità. Il fatto curioso è che l’essere umano non pensa mai che un giorno dovrà abbandonare questa dimensione.
Spesso accade che persone a noi molto vicine, abbandonino il corpo in modo imprevisto e, nonostante questo, pensiamo sia un fatto che non ci riguardi, come se noi, a differenza di loro, fossimo immortali. Come se fossimo giunti da un altro pianeta abitato da esseri che non conoscono la parola morte.
L’anima è il principio vitale dell’uomo. È il software, con tutti i suoi programmi, del tuo computer chiamato corpo grazie al quale si manifesta. Per poter esistere in questa dimensione, dettata dallo spazio e dal tempo, necessitiamo di un veicolo ed è il corpo fisico. Quindi l’anima è anche il corpo fisico. Pertanto noi non abbiamo un’anima. Noi siamo anima.
Lo siamo fino alla punta dell’ultimo capello. L’anima appartiene allo spirito. È inscindibile. È la delegata all’esperienza ed è soggettiva.
Potrebbe non comprendere bene ciò che ha compiuto poiché coinvolta oppure potrebbe impiegare molto tempo. Lo spirito no poiché non essendo nel terreno di gioco della vita terrena, non è coinvolto.
“Lo spirito è invece quella componente attraverso la quale abbiamo la possibilità di comprendere il significato intrinseco delle cose, indipendentemente dall’impressione che esse determinano nella nostra anima.”
(Rudolph Steiner)
È il nostro hardware del computer, è l’energia elettrica affinché tutto accada. È l’unione con Dio.